Il governo aggiunge un miliardo ai fondi per contrastare il rincaro delle bollette: il totale sale a quasi 4 miliardi di euro, necessari a tutelare le famiglie.
Il governo mette sul piatto un altro miliardo e porta a 3,8 miliardi il fondo per contrastare il rincaro delle bollette che a gennaio rischia di travolgere le famiglie italiane, già messe in ginocchio dall’emergenza sanitaria.
Manovra, il governo aggiunge un miliardo contro il rincaro delle bollette
Con una serie di manovre in ambito fiscale ed economico, il governo ha trovato nuovi fondi da investire contro il rincaro delle bollette. Il tutto sarà messo nero su bianco con un emendamento dell’esecutivo alla Manovra. Con l’emendamento si aggiunge un miliardo ai due giù stanziati nelle prime formulazioni della Legge di Bilancio
“Un altro miliardo per calmierare l’aumento delle bollette per cittadini e imprese. È dunque ancora più difficile comprendere le ragioni dello sciopero generale“, tuona la ministra per gli Affari regionali, Gelmini.
Lo sciopero generale del 16 dicembre
In effetti con questo nuovo intervento contro il rincaro delle bollette il governo sperava di riaprire il dialogo con i sindacati e di scongiurare lo sciopero generale del prossimo 16 dicembre.
È evidente che lo sciopero generale è la manifestazione plastica della spaccatura tra il governo e il Paese o almeno tra il governo e il mondo del lavoro. Anche per questo motivo l’esecutivo guidato da Mario Draghi continua a sperare nel dialogo e nel confronto per arrivare ad un compromesso che possa far rientrare la protesta.
La missione si preannuncia particolarmente difficile, anche perché i sindacati sembrano intenzionati ad andare fino in fondo nonostante non siano allineate tutte le sigle.
Proprio sullo sciopero del 16 dicembre, il Garante della Commissione di garanzia sugli scioperi aveva chiesto ai sindacati di fare un passo indietro per la violazione delle regole. I sindacati hanno fatto sapere di non essere intenzionati a riformulare la proclamazione dello sciopero e di non essere quindi intenzionati a cambiare data.
Il ministro Giorgetti: “Ci saranno altre misure”
Intervento che è stato assicurato anche dal ministro Giorgetti, citato dall’Ansa: “Questa non è l’ultima misura […]. Il ministro Cingolani è al lavoro per altri provvedimenti. Un conto è tamponare l’aumento nel primo trimestre, ma se l’incremento sarà per tutto il 2022 ci troveremo davanti ad un problema molto serio che rischia di coinvolgere l’equilibrio di tanti settori“.